Agilla und Trasimeno

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Das Dorffest - "Agello è"

Die Sage um die Nymphe Agilla und Trasimeno, Sohn des Gottes Tirrenus, und ihrer unglücklichen Liebe, hat viele Künstler inspiriert dazu beizutragen, daß diese Geschichte nicht in Vergessenheit gerät:
In Marmor gehauen und in Gedichten  und Volksballaden verewigt, wurden nach Agilla und Trasimeno auch das kleine Burgdorf Agello und der Trasimenische See benannt. Die Sage, mündlich von Generation zu Generation weitergetragen, verliert auch im Laufe der Zeit nichts von ihrer Faszination.

...Abita il lago e n'è signora Agilla,
ninfa e maga, servita da un corteggio
d'altre ninfe. Si dice, quando l'acque
sono tranquille, che Agilla è tranquilla;
quando furiose, che Agilla è furiosa;
e, quando l'acque brillano, si dice
che brillano i suoi occhi di letizia;
e, quando sono pallide, ch'è pallido
il suo viso per cosa che la cruccia


Liebeslied, das Agilla für Trasimeno sang:

  "Non m'importa se le nubi
mi chiudono il cielo,
se la notte
mi cinge di nero;
non m'importa perché
lo splendore del sole
io l'ho dentro di me.
Non m'importa se l'autunno
dispoglia la terra,
non m'importa perché
il rigoglio dell'erba
io l'ho dentro di me.
Non m'importa se l'inverno
mi stringe nel gelo,
non m'importa perché
il calore del sole
io l'ho dentro di me."
 

von Alessandro Valecchi (Edizioni Guerra):
"Agilla e Trasimeno - Taccuino del Lago"